Patente e anziani: in questi Paesi europei servono visite mediche obbligatorie

La priorità di tutti i Paesi Europei è sicuramente la sicurezza stradale, nonostante questo è necessario parlare di un tema molto delicato, che vede come protagonista gli anziani al volante. Si tratta di un tema particolarmente importante poiché è giunta la notizia che molti stati europei hanno deciso di introdurre delle visite mediche obbligatorie. Andiamo quindi a scoprire queste nuove normative.

L’importanza delle visite mediche per gli anziani

Con il passare degli anni, è un fattore naturale quello che interessa il calo delle capacità fisiche e cognitive, difatti i riflessi tendono a farsi molto più lenti, udito e vista che si fanno sempre meno funzionanti e le condizioni di salute sempre più delicate. Tutti questi fattori possono portare a delle difficoltà nella guida, e nella sua sicurezza.

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Ci sono infatti Paesi come la Spagna nel quale i conducenti sopra i 65 anni devono sottoporsi a controlli medici ogni cinque anni. Si tratta di un sistema che permette di monitorare in maniera efficiente lo stato di salute dei conducenti più anziani, riuscendo a garantire una maggiore sicurezza stradale.

Nonostante questo, bisogna anche considerare che le condizioni fisiche di ogni anziano è differente. Sono molti infatti quelli che possono assicurare uno stile di guida sicuro e responsabile, dimostrando che l’età è solamente un numero e che non coincide con le capacità di guida di ogni persona che supera una certa soglia.

Le grandi differenze tra i Paesi europei

Non ci sono delle normative che sono applicate in maniera uguale in tutta l’Europa, ma al contrario, ognuno di essi ha delle visite mediche obbligatorie uniche. Ad esempio, nel nostro Paese i conducenti devono rinnovare la patente ogni cinque anni dopo i 50 anni e ogni due anni dopo gli 80 anni. Si tratta di uno strumento progressivo che tiene conto dell’età, ma che non impone degli obblighi medici.

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Al contrario, in Portogallo i controlli iniziano già a 40 nani e diventano biennali dopo aver superato i 75. Si tratta di un approccio rigoroso che riflette una maggiore attenzione alla prevenzione, anche se può essere percepito come un onere burocratico che interessa prettamente i vari conducenti che devono sottoporsi ad esse.

Infine, riteniamo molto importante sottolineare come in Paesi come la Francia, ci sia l’applicazione di norme molto più flessibili. Il rinnovo della patente in questo Paese infatti non richiede delle visite mediche obbligatorie, e questo rendere possibile ad un numero maggiore di anziani di poter mantenere la patente anche se non pienamente propensi ad una guida sicura.

Criticità e dibattiti

Nonostante si tratti di norme studiate per elevare il livello della sicurezza stradale, ciò che ha fatto aumentare le critiche in maniera anche abbastanza importante, è il numero elevato di visite mediche obbligatorie. Per molti si tratta infatti di discriminazione, poiché da parte degli anziani questo potrebbe essere percepito come un trattamento inadeguato, poiché anche molti giovani possono essere rappresentanti di rischio.

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Un altro problema legato a questi obblighi è sicuramente il costo, questo perché le visite mediche possono rappresentare un ostacolo economico, soprattutto in quei Paesi nei quali il sistema sanitario non copre le spese. Si tratta di un fattore molto importante che può portare gli anziani con maggiori difficoltà a prendere la decisione di non rinnovare la patente.

Infine, un altro dibattito che persiste è quello che interessa l’efficacia di queste misure. Alcuni studi hanno dimostrato che gli anziani tendono a guidare in maniera molto più tranquillo e attento rispetto ai giovani, e ciò ha portato una grande parte di popolazione a pensare che queste visite non siano effettivamente utili.

Un equilibrio tra sicurezza e libertà

Le visite mediche obbligatorie per gli anziani al volante sono uno dei temi più complicati, ed è per questo che richiedere un equilibrio tra sicurezza stradale e libertà individuale. Ogni Paese ha approcciato a questo tema molto delicato in maniera differente, cercando di adeguarsi alle esigenze, alle priorità e ai valori.

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Per garantire una maggiore sicurezza ed equità, potrebbe essere effettivamente utile introdurre dei test d’idoneità personalizzati, in questo modo è possibile basarsi solamente sull’età. Si tratta di un ottimo metodo per valutare le capacità di guida in maniera accurata, evitando il pensiero riguardo una possibile discriminazione verso gli anziani.

Per concludere è necessario sottolineare che la sicurezza stradale è una responsabilità condivisa. Per questo motivo è necessario permettere l’apertura di dialoghi articolati con il quale raggiungere delle soluzioni efficienti e innovative con il quale è possibile trovare un compromesso che possa soddisfare a pieno le esigenze di tutti. Così facendo, è possibile garantire una sicurezza stradale più sicura per tutti gli utenti.

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