Il segreto del barbecue che tutti aspettavano: sta per cambiare per sempre le tue grigliate

Il barbecue si presenta come la più classica, sebbene variabile in base al contesto culturale, forma di grigliata, tipicamente associata all’uso di carne, che affonda le sue radici in pratiche molto antiche, ma che è stata reinterpretata in diverse maniere anche nel contesto sociale contemporaneo. Pur essendo strutturalmente semplice, un barbecue può evolversi in forme più o meno “moderne”.

Non è possibile affermare con certezza quale sia il barbecue perfetto o quello intrinsecamente più gustoso: tuttavia, è molto probabile che si ignori qualche accorgimento, indipendentemente dalla tipologia di questa forma di grigliata, che non deve essere considerata semplicemente come “cucinare carne”.

Esistono infatti svariati tipi di barbecue, che, partendo dal concetto di arrostire carne su una superficie, possono essere interpretati in una moltitudine di modi, spesso legati alla cultura locale; ad esempio, quello americano segue un approccio diverso, così come le varie tipologie asiatiche, che risultano essere decisamente differenti. Quali sono i trucchi più efficaci per un barbecue?

Quale scegliere

L’idea stessa deriva dal termine inglese, originario della cultura statunitense; per gli americani, infatti, il concetto è strettamente legato all’attrezzatura fisica utilizzata per la cottura, mentre in altri continenti viene considerato un termine indiscutibilmente associato alle diverse modalità di cottura, anche differenti tra nazione e nazione.

Per realizzare un barbecue perfetto, è fondamentale prestare attenzione alla scelta dell’attrezzatura, dato che sono disponibili sul mercato diverse tipologie: a gas, a carbone, elettrico o a pellet. Naturalmente, ognuno presenta vantaggi e svantaggi, oltre a costi di acquisto e manutenzione, nonché materiali di combustione da considerare.

Le opzioni più pratiche sono rappresentate da quelle elettriche e a gas, che garantiscono anche una maggiore facilità di pulizia. La carbonella e il pellet, invece, sono più tradizionali, anche se potrebbero non essere adatti in spazi ristretti, poiché producono molto fumo, specialmente nel caso della carbonella.

Accendere il barbecue

Se non si pone il problema della scelta, un altro piccolo dilemma per i principianti è legato all’accensione, quindi all'”avvio” del barbecue, che può essere un fattore decisivo per la sua buona riuscita. Infatti, un barbecue non acceso correttamente e in tempo compromette l’intera tempistica del barbecue, che va inteso anche come un momento sociale oltre che alimentare.

Scegliere il tipo di prodotto per generare la combustione; il metodo “manuale” prevede l’impiego di elementi come carta (non stampata), legnetti o carbonella. La “montagna” prevede proprio l’accumulo del materiale scelto, che deve essere totalmente secco (meglio aggiungere dei legnetti secchi per favorire la combustione), poi il tutto va dato fuoco.

La quantità deve essere moderata, in modo da non “soffocare” il fuoco, e con delicatezza bisogna soffiare per alimentare la sua creazione. Possiamo anche fare ricorso alla ciminiera di accensione, una sorta di “barattolo” forato dove inserire il tutto, e possiamo anche costruirla noi stessi impiegando un barattolo di latta o alluminio forato.

Le cose da ricordare per un barbecue perfetto

Indispensabile utilizzare gli strumenti giusti per la cottura, a partire da un termometro specifico, che è fondamentale anche per i più esperti: esistono infatti forme fatte apposta per il barbecue che possono rivelarsi decisive per una cottura ideale, ma anche per capire correttamente quando girare e rimuovere la carne nel momento giusto.

Protezioni adatte per le mani e un grembiule come “difesa”, un paio di pinze lunghe, un coltello ben affilato e un forchettone, una spatola se cuciniamo pesce, ma anche pennelli da cucina per spalmare olio e spezie sulle carni. È una buona idea aggiungere un leggero strato di olio prima di mettere la carne sulla griglia, in modo da migliorare la cottura.

Non tutta la superficie delle braci è adatta ad ogni tipo di cibo; generalmente, più il taglio è grande e spesso, più la cottura deve essere lenta, quindi spostare il prodotto non al centro del fuoco diretto, mentre una cottura più diretta e nella zona centrale del barbecue è adatta per i cibi più piccoli, come gli spiedini. La verdura va sempre aggiunta alla cottura, ma in una posizione meno centrale.

Preparare la carne

La marinatura non va mai sottovalutata, perché migliora il sapore del prodotto, ma rende anche la cottura più semplice, favorendo l’omogeneità. La carne va marinata utilizzando elementi oleosi e acidi in quantità maggiori, con una parte maggiore per i componenti acidi; ovviamente, cambia la tempistica della marinatura, più lunga per la carne rossa, moderata per quella bianca e ridotta per il pesce.

Il cibo sul barbecue segue anche tempistiche diverse a seconda della tipologia: le costolette possono impiegare oltre 40 minuti per singolo lato, salsicce e spiedini di maiale circa 10 – 20 min per lato, le braciole non più di 5 per lato, la bistecca di manzo pochi minuti per lato, il pesce dai 15 ai 25 minuti, la verdura non più di 7-8 minuti.

Lascia un commento