
I denti di leone possono rappresentare un problema per il nostro prato. Si tratta del Tarassaco, una perenne a foglia larga che appare all’inizio della primavera e fino all’arrivo del freddo. Questi possono rappresentare un problema per le nostre piante perché possono togliere loro spazio vitale, portandole anche a morire.
Come eliminare i denti di leone
I denti di leone in genere fioriscono in primavera e poi in autunno. Ma è dopo la fioritura che bisogna intervenire per estirparli perché possono togliere tanta energia alla pianta, indebolendola e privandola di tutti i nutrienti di cui ha bisogno per vivere e per crescere. Possiamo rimuovere i denti di leone in diverso modo.

I giardinieri usano tre tecniche: o spruzzano il diserbante o li strappano a mano o, ancora effettuano lo scavo. Per procedere in questo ultimo modo, occorre però che il terreno sia umido in modo da rimuovere la maggior quantità di fittone possibile. Potrebbe essere necessario ripetere l’operazione più volte per eliminare completamente la pianta.
Conviene infatti continuare a scavare via i nuovi impianti prima che abbiano il tempo per formare un altro grande fittone. Ma ci sono anche altri rimedi “più naturali” per eliminare i denti di leone e li vedremo nel prossimo paragrafo. Sono metodi semplici da usare ma che ti permetteranno di risolvere questo problema.
Come eliminare i denti di leone: rimedi naturali
Per eliminare i denti di leone si può usare anche l’aceto che non è un erbicida ma si può spruzzare perché ha comunque controllo sulle infestanti. Questo metodo infatti servirà solo per eliminare il fogliame del dente di leone e quindi potrebbero arrivare presto nuovi impianti. Inoltre, occorre prestare attenzione a non spruzzare la nostra pianta perché potrebbe morire a contatto con l’aceto.

Ancora, si può usare l’acido citrico che funziona come l’aceto quindi non è selettivo, nel senso che può arrecare danno non solo alle infestanti e ai denti di leone ma anche alle nostre piante o al nostro prato. Quindi attenzione a come direzionare la mira dello spruzzo. Ciò non toglie che oltre a questi rimedi naturali, come anticipato si possano usare dei prodotti chimici.
Fra questi per esempio il glisofato che è un erbicida che non è selettivo anche lui quindi occorre fare attenzione a dove va spruzzato. Bisogna leggere bene l’etichetta per capire come usarlo (dosi e impiego corretto). Oppure si possono usare erbicidi pre emergenza da applicare all’inizio della primavera, prima della germinazione dei semi.
Dente di leone: non solo contro
Dopo aver visto i contro per il nostro prato dell’insorgenza dei denti di leone e come liberarcene, non possiamo però non scagliare una freccia a favore di questo fiore. Infatti, del dente di leone o anche conosciuto come Tarassaco, non si butta via nulla. Infatti, la radice è usata in fitoterapia.

Le foglie hanno invece un gusto amaro e croccante e si possono aggiungere a delle insalate miste o gustare crudi. I fiori possono invece essere usati per decorare piatti oppure per preparare infusi e decotti. Infatti i denti di leone fanno bene alla nostra salute perché hanno proprietà purificanti del sangue e del fegato.
Quindi sono indiati per chi soffre di cattiva digestione, intossicazione epatiche, colesterolo e trigliceridi alti. Ma attenzione: è facile confondersi e scambiare il dente di leone per un altro fiore. Quindi prima di assumerli a scopo alimentare accettarsi che si tratti proprio di questi altrimenti evitare di farlo per non rischiare.
Conclusione
I denti di leone nel prato rappresentano un problema in quanto sono una vera e propria infestante che può togliere nutrimento alla nostra erba o ai nostri fiori. Quindi dobbiamo per forza liberarcene anche perché questi invaderanno lo spazio vitale delle nostre piante, portandole anche a morire. Toglieranno loro luce, acqua e concime.

Quindi, possiamo usare diversi metodi: usare dei rimedi naturali come l’aceto e l’acido citrico ma facendo attenzione a dove spruzziamo queste sostanze “non selettive” che quindi se finiscono sulle nostre piante possono provocare danni. Oppure possiamo usare degli erbicidi. Ancora, possiamo procedere con la tecnica dello scavo oppure farlo a mano.
Insomma, abbiamo diversi modi per procedere e per staccare questi “fiorellini”. I denti di leone o Tarassaco, però, possono essere usati in fitoterapia o a scopo alimentare ma anche in questo caso attenzione: se non siamo certi si tratti di questa specie, meglio evitarne il consumo per non rischiare gravi conseguenze.