Ospedale in crisi: cosa si nasconde dietro i debiti milionari?

Purtroppo oggi giorno la situazione della crisi economica sta colpendo davvero ogni angolo della società, compresa la pubblica sanità che risulta essere sempre più ricca di debiti e come tale non riesce più a risolvere spesso problemi prettamente interni, non rispondendo a loro volta alle esigenze e ai bisogni dei malati.

La voce che non si ascolta

Purtroppo quello che avviene all’interno della gestione che dovrebbe essere pubblica dei soldi dati alla Sanità sembra davvero qualcosa di incredibile, e spesso quando ormai tutto è fatto, non si può più agire. E’ come se si verificassero una serie di problemi che si susseguono a una velocità che risulta davvero impossibile.

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Così chi lavora dentro un ospedale pubblico si rende conto del problema, ma non riesce di fatto a contrastarlo, pur volendo, perché molto spesso questi problemi non dipendono dal singolo, ma tutto il sistema che funziona poco e molto male. E alla fine chi ne paga le conseguenze sono proprio i poveri malati.

La sanità in Italia ha ancora il pregio di essere gratuita, nel senso che è aperto a tutti e non richiede il pagamento annuale di una polizza in quanto si tratta di un contributo che lo Stato italiano offre ai cittadini, in quanto la garanzia della salute è qualcosa che deve essere offerta a tutti, senza discriminazioni.

Cosa succede davvero?

In molti ospedali della penisola però manca il personale e spesso i locali sono fatiscenti, venendo pertanto chiusi dalle ispezioni che decretano lentamente la fine di una struttura che non ha personale e non ha nemmeno i fondi per avviare i lavori di ristrutturazione importanti che sono garanzia di sicurezza per il personale e per i pazienti.

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Ma il problema di fondo è il trattamento dei malati: molto spesso si è sentito parlare di pronto soccorso affollati di barelle, con malati lasciati anche alla mercé di una condizione clinica non sempre ottimale. Questo è il senso profondo di quello che oggi si definisce mala sanità e che è sinonimo di una cattiva gestione dei fondi e dei benefici.

E alla fine si palesano anche numerosi problemi inerenti ai rischi purtroppo che si presentano in numeri sempre crescenti e relativi a interventi non riusciti, a morti anticipate prima che si scoprisse il problema di fondo perché le liste di attesa spesso sono infinite e non arriva più il giorno. Insomma, è un sistema che fa acqua da tutte le parti.

Da cosa dipende tutto ciò?

La sanità, e gli ospedali, comunque un buon di numero degli ospedali italiani, non risponde a quello che dovrebbe essere la sua operatività e ciò vuol dire arrivati a un certo punto non si può più transigere su quello che è ovviamente la causa principale di tutto questo marasma di difetti.

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Gli ospedali sono in bancarotta, molto spesso non rientrano nemmeno nelle spese quotidiane e tutto questo nonostante molti pazienti, pur di non aspettare le visite che si prenotano con ricetta del medico curante, preferiscono andare a pagare intramoenia, con costi davvero esorbitanti, ma tutto pur di avere un confronto medico e togliersi il pensiero.

Le cause di questi forti indebitamente dipendono davvero un numero eclatante di motivazioni, a cominciare da i ritardi sui pagamenti da parte delle ASL, i costi della sanità in crescita, in particolare per via dei farmaci che costano sempre di più. Ma mettiamo dentro anche i costi dell’amministrazione e gli appalti poco chiari e gestiti male.

Esiste una soluzione?

Forse per risolvere tutto questo problema servirebbe un reset completo, che tuttavia non è possibile, per ovvie ragioni, realizzare. Ma certamente si studiano ogni giorno dei piani pronti a sostenere questo stato di cose al fine di velocizzare la ripresa degli ospedali, facendo contribuire comuni e regioni ai lavori che già partono dallo Stato.

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Sicuramente un ostacolo insormontabile ha a che vedere purtroppo dalla carenza di medici e personale sanitario in generale, che ovviamente porta a un pagamento in più per gettonisti o per il pagamento degli straordinari di chi già comunque va ben oltre le proprie ore lavorative e ovviamente poi non rende a mente lucida e con serenità mentre lavora.

La pandemia dal canto suo ha messo in luce una serie di chiare difficoltà che oggi stanno venendo a galla e con cui tutti stanno cercando di confrontarsi. Per questo motivo, si spera di poter ottenere in tempi brevi dei veri e propri punti che volgeranno l’attenzione verso un miglioramento vero e concreto che porti a brillare la sanità italiana come avvenuto in passato.

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